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Se essere compassionevoli verso noi stessi significa aiutarci e sostenerci quando siamo in difficoltà, questa semplice tecnica comportamentale può essere una risposta di pronto effetto al momento del bisogno. Ecco un esercizio ispirato alle tecniche della Compassion Focused Therapy con cui possiamo sperimentare gli effetti che può avere su di noi (sul nostro stato mentale ed emotivo) un semplice cambiamento di postura, accompagnato da qualche intenzionale accorgimento Possiamo considerare l'esercizio come costituito da due momenti: - un primo momento di consapevolezza, consistente in un prendere atto che sotto il peso delle emozioni difficili (o sotto il peso dell'autocritica, anche, con tutto ciò che essa comporta dentro di noi anche a livello emotivo) il nostro corpo tende ad assumere automaticamente una certa posizione, il nostro viso una certa espressione, il nostro respiro un certo andamento, e tutto il nostro portamento incarna il nostro vissuto interno e lo mette in scena; - un secondo momento di risposta intenzionale al nostro bisogno, al fine di sostenerci e aiutarci ad affrontare meglio la situazione. Decidiamo di andare incontro alle circostanze, per così dire, a testa alta. E lo facciamo davvero, incarnando una dignità nel nostro portamento, che è frutto di una decisione compassionevole ("Facciamoci forza, tesoro") e non un automatismo. Qualcuno ha detto: "Quando faccio questo esercizio mi sento come un eroe di fronte al plotone di esecuzione, che accetta con dignità la situazione senza lasciarsi piegare interiormente". Qualcun altro ha detto: "La postura aperta mi rende più facile dare il permesso alle circostanze di essere così come sono, qualunque cosa dicano i miei pensieri, che continuano ad andare e venire come nuvole portate dal vento, ma non fanno più così male". Una signora l'altro giorno ha detto persino: "Ho capito, forse me la devo tirare un po'..." e si è fatta una risata che ha interrotto la tensione e messo in pausa il suo rimuginio. Non importa in realtà quale sia il modello che ci appare davanti agli occhi, mentre incarniamo questa postura; l'importante è notare se, cambiando la nostra posizione anche fisicamente di fronte alle circostanze, riusciamo in qualche modo a viverle meglio, con un atteggiamento più funzionale che parte dal corpo e un un po' alla volta si propaga anche alla mente e al cuore.
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