• Museo di Storia della psichiatria

  • Sep 18 2024
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Museo di Storia della psichiatria

  • Riassunto

  • C'era una volta lungo la storica via Emilia, nell'area dell'ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro, un edificio che racchiudeva storie di sofferenza, ricerca e controversie. Questo luogo, ora parte di un vivace campus universitario, è il Padiglione Lombroso. Costruito nel 1891 come reparto per malati cronici tranquilli, venne inizialmente dedicato ad Antonio Galloni, il primo direttore dell'ospedale. Nel 1910, il padiglione subì una trasformazione significativa. Diventò un rifugio per “pazzi criminali dimessi” e “detenuti alienati”, e venne ribattezzato in onore di Cesare Lombroso, un controverso pioniere dell'antropologia criminale. Tra le sue mura, dal 2 marzo 1945 al 6 dicembre 1948, trovò rifugio anche il pittore Antonio Ligabue, la cui presenza aggiunse un ulteriore strato di storia a questo luogo già ricco di memorie. Col passare degli anni, a partire dal 1972, il Padiglione Lombroso venne progressivamente abbandonato. Tuttavia, nel 2012, grazie a un attento progetto di restauro, riaprì le sue porte al pubblico, trasformandosi in un museo capace di evocare l'atmosfera unica e complessa che lo aveva pervaso nei decenni precedenti. I lavori di restauro conservarono con cura i graffiti eseguiti dai pazienti, testimonianze silenziose di vite vissute ai margini. Oggi, l'edificio non è solo un museo, ma un vero e proprio contenitore di storie, dove ogni muro racconta frammenti di un passato intriso di sofferenza e speranza. Al piano terra, le celle espongono strumenti scientifici, di contenzione e di terapia, che rivelano le pratiche quotidiane basate su teorie che vedevano i pazienti come “malati pericolosi per la comunità”. Tra gli oggetti in mostra, si possono vedere camicie di forza, macchine per l'elettroshock, i famigerati “caschi del silenzio” e un dispositivo per il “bagno di luce”, progettato con l’intento di produrre un effetto analgesico sui pazienti. Nei tre grandi saloni che precedono le celle, una narrazione dettagliata illustra la storia del San Lazzaro e il suo ruolo cruciale nella storia della psichiatria. Per molti anni, questo istituto reggiano fu uno dei presidi più importanti d'Italia, intrecciando la sua storia con quella della medicina mentale. Oggi, visitare il Padiglione Lombroso è come fare un viaggio nel tempo, esplorando le complesse dinamiche di un'epoca in cui la psichiatria era ancora in fase di definizione. Ogni angolo del museo racconta storie di persone, teorie e pratiche che, nel bene e nel male, hanno plasmato il trattamento dei disturbi mentali.
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