Annie Ernaux e i suoi migliori libri

Annie Ernaux ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nell'ottobre 2022. Secondo Mats Malm, segretario permanente e presidente dell'Accademia svedese, il fattore alla base della decisione è stato "il coraggio e l'acutezza clinica con cui (l'autrice) espone le radici, le alienazioni ei limiti collettivi della memoria personale".

Annie Ernaux è nata nel 1940 a Lillebonne, in Normandia. Figlia unica di genitori cattolici, ha frequentato prima un collegio femminile religioso, per poi studiare letteratura a Rouen e Bordeaux e conseguire il dottorato. Ha lavorato come insegnante di scuola superiore e, fino al suo pensionamento nel 2000, come docente presso un'università a distanza. Ernaux è cresciuta in una famiglia modesta: suo padre lavorò prima come operaio e poi, insieme alla madre, aprì un piccolo negozio di alimentari.

Cosa rende così speciale lo stile narrativo della scrittrice francese, che si occupa nelle sue opere di temi quali relazioni, genitorialità, avanzamento sociale, vergogna, sessualità ed esperienza di genere? Chi ha influenzato il suo punto di vista?

Scopriamo nel dettaglio chi è Annie Ernaux e quali sono le sue opere più significative.

Tra etnografia e autobiografia: lo stile narrativo di Annie Ernaux

Nelle opere di Annie Ernaux colpisce la prospettiva autobiografica che l’autrice adotta per ripercorrere la propria vita e la sua emancipazione dall'ambiente operaio. Le descrizioni di eventi e episodi, ma anche dei pensieri di Annie Ernaux, sono caratterizzate da un'implacabile onestà, che sembra una ribellione contro il proprio radicato senso di vergogna. È così che Ernaux racconta nel dettaglio corpi, malattie ed esperienze sessuali intime. 

In particolare, Ernaux è estremamente consapevole del rapporto tra donne e uomini e delle differenze nella loro posizione e funzione sociale, e li interroga e critica. Allo stesso tempo, testimonia come le relazioni di genere e le aspettative sociali su donne e uomini cambino nel tempo.

La scrittura di Annie Ernaux è austera ed analitica, il suo stile è riflessivo, intimo, impersonale. Nelle sue opere, il racconto è sempre rigoroso e preciso.

Annie Ernaux e lo sguardo della società sulle donne

Il lavoro di Ernaux è politico e significativamente influenzato dalle teorie filosofiche e sociologiche di Barthes, Lacan, Foucault e Bourdieu. Nella narrazione dell’autrice, l’esperienza storica si fonde a quella individuale, perché il vissuto personale è per lei un prodotto sociale.

L'autrice chiarisce più volte come lo sguardo vigile e potente della società formi in particolare le ragazze e le donne.

“Per le ragazze, la vergogna era una minaccia costante. Il modo in cui ti vestivi e ti truccavi era sempre "per qualcosa". Troppo corto, troppo lungo, troppo scollato, troppo stretto, troppo trasparente, ecc. Quanto erano alti i tacchi, con chi passavi il tempo, quando uscivi di casa, a che ora tornavi, se avevi macchie rosse sulle mutandine. Eri costantemente sotto la sorveglianza della società.”

In Memoria di ragazza, ad esempio, la quasi diciottenne Annie viene emarginata, ridicolizzata e resa consapevole delle differenze sociali da altre giovani donne dopo la sua prima esperienza sessuale, caratterizzata da una significativa differenza di potere e da una mancanza di consenso. 

Annie Ernaux e lo spazio sociale

Secondo il sociologo Pierre Bourdieu, il possesso di diverse forme di capitale, incluso il capitale culturale, sociale, economico e simbolico, influisce sulla nostra posizione nello spazio sociale. E la posizione che occupiamo nello spazio sociale si riflette sotto forma di un habitus molto specifico: nel nostro atteggiamento, nel nostro aspetto, nella nostra visione del mondo e nel nostro gusto.

Sulla base di una delle opere principali di Bourdieu, La distinction. Critique sociale du Jugement, pubblicata nel 1979, Ernaux descrive meticolosamente ed etnograficamente il proprio ambiente cattolico-contadino di origine, dal quale vorrebbe evadere. Così scrive ne Gli anni: “Pulisciti le labbra con un pezzo di pane, (...) fai tutto con movimenti bruschi, (...) come un uomo porta sempre qualcosa di pesante sulle spalle. Muori nel tuo letto. Non raggiungere le stelle."

Ma la scrittrice ha anche un'idea chiara dell'ambiente dell'élite intellettuale-creativa in cui vuole immergersi. Collega strettamente l'avanzamento sociale sia al possesso di alcuni beni di consumo come "una tavola del contadino (...) che costa mille franchi all'antiquario" sia a certi comportamenti e argomenti di conversazione.

I migliori libri di Annie Ernaux

Annie Ernaux è conosciuta ed apprezzata in Francia fin dagli anni ‘70, ma è stato in particolare con Gli anni, scritto nel 2008 ma tradotto in Italia e in altri paesi qualche tempo dopo, che la scrittrice si è guadagnata una meritata notorietà oltre i confini nazionali. Vediamo insieme quali sono i suoi libri più apprezzati.

Gli anni

Annie Ernaux

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Gli anni è la reinvenzione del genere autobiografico secondo Annie Ernaux. In questa monumentale opera, l’autrice racconta sei decenni di storia personale e sociale, dall’infanzia in tempi di guerra e dopoguerra agli anni 2000, passando per le rivolte studentesche del ‘68 e le disillusioni degli anni ‘80 e ‘90. I ricordi personali diventano collettivi grazie alla narrazione in terza persona, e abbracciano politica, letteratura, musica, cultura popolare. 

Un viaggio attraverso il tempo, la memoria di una donna e quella di tutti noi. 

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L'evento

Annie Ernaux

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Questo libro è il racconto autobiografico dell’aborto illegale che Annie Ernaux ebbe nel 1963, quando era una studentessa universitaria a Rouen. L’esperienza è descritta come un vero e proprio calvario, vissuto in solitudine e dovendo affrontare anche il disprezzo e il giudizio della società e dei medici. Il libro, onesto e necessario, è nato a partire dai diari che la Ernaux teneva all’epoca dei fatti.

Il posto

Annie Ernaux

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Pubblicato nel 1983, Le Place racconta la vita del padre della Ernaux, a partire dall’infanzia della scrittrice e fino alla scomparsa dell’uomo. Scritto con uno stile essenziale, Il posto descrive i ricordi del genitore in maniera minimalista, senza emozioni, lirismi né "nessuna trionfante esibizione di ironia”. Dal dolore per la perdita del padre nasce la volontà di rendere omaggio a un uomo semplice, un droghiere che aveva studiato poco, con il quale la figlia spesso discuteva per questioni legate al linguaggio. 

In modo pacato e quasi spoglio, Annie Ernaux affronta in questo libro tanti temi importanti: la rigidezza della società, i tentativi di affrancamento dal mondo rurale, la complessità dei rapporti familiari.  

L’altra figlia

Sotto forma di lettera, l'autrice si rivolge alla sorella maggiore, morta di difterite due anni prima della sua nascita. L’esistenza della sorella era per la famiglia un segreto pesante (Annie aveva saputo dell’esistenza della sorella solo all’età di 10 anni) che condizionò la relazione tra l’autrice e i genitori, il suo carattere e probabilmente la necessità di scrivere. 

Il ragazzo

L’ultimo libro di Annie Ernaux è Il ragazzo (Le jeune homme), del 2022. Il romanzo racconta una storia d'amore con un uomo di 30 anni più giovane. A 50 anni, Annie Ernaux torna a sentirsi la ragazza fuori dagli schemi della sua giovinezza, e compie un viaggio indietro nel tempo ripensando alla sua vita e alla sua relazione con la scrittura. Il risultato è una riflessione sul passare degli anni e le lezioni che si possono trarre da questa evoluzione. 

Quanti libri ha scritto Annie Ernaux?

Annie Ernaux ha scritto fino ad oggi 22 romanzi; il primo è stato pubblicato nel 1974, l’ultimo nel 2022.

Qual è l’ultimo libro di Annie Ernaux?

L’ultimo libro di Annie Ernaux è Il ragazzo, pubblicato nel 2022.

I libri di Annie Ernaux in ordine cronologico

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