"Quella mattina, ricordo, nel parcheggio del centro commerciale, scendendo dal furgone, afferrando il fucile dal sedile posteriore, ho guardato di sfuggita verso il bosco e mi sono accorto che il sole stava sorgendo sulla campagna come un livido. Era ottobre. Avevo quindici anni."
Ercole è asserragliato sul tetto di un capannone, armato e circondato dalla polizia. Con lui c'è Luca, che ha sei anni. Come sono finiti lassú?
Ercole Santià trascorre l'infanzia ricucendo gli strappi quotidiani della vita. Lui e sua sorella Asia tirano avanti a stento - con fantasia e caparbietà - insieme al padre, un personaggio tanto inadeguato quanto innocente; eppure, come tutti, crescono, vanno a scuola, s'innamorano. Finché, all'improvviso, ogni cosa attorno a Ercole inizia a crollare.
Niente sembra in grado di fermare la slavina che lo sta travolgendo, nemmeno Viola, la ragazza che da qualche tempo illumina i suoi giorni. Convinto che quello di incasinarsi sia un destino scritto nel sangue della propria famiglia, è sul punto di arrendersi quando viene a sapere che la madre, di cui non ha notizie da anni, abita non lontano da lui.
L'incontro con la donna lo metterà di fronte alla necessità di reagire compiendo una scelta drammatica. L'unica possibile, forse, se vuole cambiare il proprio destino e proteggere le persone che ama.
>> Questo audiobook in edizione integrale vi è offerto in esclusiva per Audible ed è disponibile solamente in formato audio digitale.
Nella Milano grigia e dolente degli anni più duri della seconda guerra mondiale, quelli dei bombardamenti, delle stragi, dei morti abbandonati nelle vie, delle vite immolate, talvolta per libera scelta, in nome di un ideale, talaltra per la brutalità degli eventi, cresce fra mille difficoltà un amore miracoloso che donerà ai due giovani protagonisti, Mara Bonfanti, bella, elegante e di buona famiglia, e Mario Canevari, operaio delle acciaierie, momenti di indicibile gioia e altri di sofferenze strazianti. La bimba, frutto del loro amore, verrà abbandonata al suo destino appena nata e Mara sarà costretta, dalla madre e dalle convenzioni sociali, a sposare il generale Pepe, un uomo molto più anziano di lei, alto ufficiale della Brigata Fascista Ettore Muti.
Quando, una notte, il generale Pepe verrà trovato morto nella sua casa, dell'assassinio si confesserà colpevole Mara, condannata per la sua colpa al carcere a vita. Dovranno passare diciotto anni prima che una lettera anonima giunga a disseppellire un passato dimenticato e a gettare una luce nuova e sorprendente su quegli eventi lontani.
Un romanzo corale e incalzante, minuziosamente accurato nella ricostruzione di una città, di un'epoca e delle psicologie dei personaggi, di diversa estrazione sociale ma della stessa tragica statura. Un romanzo nel quale tutti pagano un prezzo al momento storico in cui è toccato loro vivere e agli egoismi che sempre genera ogni guerra, rendendo ciascuno dei protagonisti vittima e carnefice.
In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione perde la vista per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito dal male è come avvolto in una nube lattiginosa...
Un romanzo fantastico giocato sulla metafora della cecità dove gli istinti bestiali, la ferocia irrazionale, la sopraffazione gratuita si rivelano i tratti tipici della natura umana.
Ama i libri. Vive di letteratura. E risolve delitti. Torna l'irresistibile investigatrice creata da Alice Basso.
Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca.
Un'impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi.
Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l'intuito di Vani può smascherarli. L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome è stato uno degli esordi più amati dai lettori e dalla stampa più autorevole.
Lo stile unico e la forza narrativa di Alice Basso hanno conquistato tutti. Come la sua esilarante protagonista, Vani, che torna con un nuovo libro da scrivere, un nuovo caso da risolvere e un nuovo inaspettato nodo sentimentale da sciogliere.
"Mi secca ammetterlo perché a volte Hercule Poirot è davvero insopportabile, ma il suo intuito è fenomenale: ha risolto un caso che non sembrava neanche un caso, e scovato un assassino che sembrava una vittima...".
Arthur Hastings, collaboratore nonché amico dell'investigatore più celebre del Regno Unito, commenta con questa parole la fine di un'indagine lunga e complessa. Effettivamente, solo l'intelligenza acuta di Hercule Poirot avrebbe potuto individuare circostanze sospette nella morte apparentemente naturale di una vecchia e ricca signorina, Emily Arundel. L'indagine di Poirot inizia in una caldissima mattina d'estate, dopo aver letto una strana lettera che gli è stata recapitata. Scritto nel 1937, "Due Mesi" dopo è forse uno dei gialli più intricati di Agatha Christie.
Questa versione AudioBook sceneggiata, è stata realizzata con la partecipazione di sedici attori italiani:
- Riccardo Peroni,
- Ruggero Andreozzi,
- Paola Bechis,
- Maura Marenghi,
- Francesco Mei,
- Alice Pagotto,
- Roberto Accornero,
- Silvia Fantini,
- Mino Manni,
- Betti Cucci,
- Stefania Nali,
- Elisabetta Spinelli,
- Dario Sansalone,
- Marcello Pozza,
- Roberto Marinelli,
- Vittorio Attene.
Le loro voci, insieme alle ambientazioni e al sound design, vi trascineranno dentro la vicenda, facendovi vivere un'esperienza d'ascolto sorprendente.
Mrs. Dalloway è il primo grande romanzo di Virginia Woolf, pubblicato nel 1925. Nell'arco di una sola giornata i fili invisibili delle emozioni uniscono i due protagonisti: Clarissa Dalloway, ricca signora borghese alle prese con i preparativi per la festa che darà quella sera e Septimus Warren Smith, sopravvissuto alla "grande guerra", a passeggio con la moglie a Regent's Park in preda alle sue allucinazioni. I due non si incontreranno mai, solo le strade di Londra, i medesimi luoghi che entrambi visitano sembrano unirli. I lunghi soliloqui di Septimus e i continui discorsi interiori, frastagliati di ricordi, di Clarissa, si alternano, rispecchiandosi e intrecciandosi; portano le informazioni della vicenda, reali e immaginate, e conducono il racconto al suo culmine durante la festa di Mrs. Dalloway. Il romanzo, che ha ispirato il film con Vanessa Redgrave, è letto per Alfaudiobook da Debora Zuin.
In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli non importa, perché adorano trascorrere le notti riuniti accanto al fuoco, ascoltando le fiabe della loro balia. Vasya ama soprattutto la storia di Frost, il demone invernale dagli occhi blu, che appare nelle notti gelide per reclamare le anime incaute. Per questa ragione i saggi russi lo temono e onorano gli spiriti affinché proteggano le loro case dal male.
Quando però la matrigna di Vasilisa, donna devota e cresciuta in città, proibisce a lei e ai suoi fratelli di onorare gli spiriti domestici, la sfortuna si abbatte sul loro villaggio. Vasilisa prova a ribellarsi alle proibizioni della matrigna ma quest'ultima si mostra determinata a educare la figliastra ribelle, minacciandola di darla in sposa o di rinchiuderla in un convento. Mentre le difese del villaggio si indeboliscono e gli spiriti della foresta si avvicinano, Vasilisa dovrà fare appello ai doni pericolosi che possiede, e che ha a lungo tenuto nascosti, per proteggere la sua famiglia da una terribile minaccia.
"Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l''Ur-Fascismo', o il 'fascismo eterno'. L'Ur-Fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: 'voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!'. Ahimè, la vita non è così facile. L'Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme - ogni giorno, in ogni parte del mondo." (Umberto Eco)
"I baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto."
È arrivato l'inverno a Porvenir, e ha portato con sé cattive notizie: per mancanza di lettere, l'ufficio postale sta per essere chiuso e il personale verrà trasferito altrove. Sms, mail e Whatsapp hanno avuto la meglio persino in questo paesino arroccato sulle montagne.
Sara, l'unica postina della zona, è nata e cresciuta a Porvenir e passa molto tempo con la sua vicina Rosa, un'arzilla ottantenne che farebbe qualsiasi cosa per non separarsi da lei e risparmiarle un dispiacere. Ma cosa può inventarsi Rosa per evitare che la vita di una delle persone che le stanno più a cuore venga stravolta? Forse potrebbe scrivere una lettera che rimanda da ben sessant'anni e invitare la persona che la riceverà a fare altrettanto, scrivendo a sua volta a qualcuno.
Pian piano, quel piccolo gesto innescherà una catena epistolare che rimetterà in moto il lavoro di Sara, creando non poco trambusto fra gli abitanti del piccolo borgo. Perché - come ben sanno tutti quelli che provano un brivido di gioia ogni volta che ricevono posta a sorpresa e che affondano il naso nella carta per sentirne il profumo - una lettera tira l'altra, come un bacio. E può cambiare il mondo.
Hai mai pensato che la causa dei tuoi problemi stia proprio nella strategia che impieghi per risolverli? Che le soluzioni che adotti per superare una difficoltà, in realtà non facciano altro che peggiorarla? Rimuginare, esercitare ossessivamente il controllo, evitare per timore, procrastinare, cercare l'approvazione altrui: ciascuna di queste azioni viene messa in atto per contrastare un disagio, ma nella realtà dei fatti molto spesso non fa che accrescerlo. Ecco allora che, per spezzare i circoli viziosi della mente, diventa necessario adottare una strategia diametralmente opposta.
Bernardo Paoli, psicologo specializzato in terapia breve e ipnosi, ci spiega come fare: utilizzando la formula del "dialogo terapeutico", il resoconto reale di sedute terapeuta-paziente, ci guida alla scoperta di quaranta tra le più comuni trappole mentali in cui, più o meno consapevolmente, cadiamo, e ci mostra le strategie più efficaci per evitarle. Per capire quali sono i nostri "angoli ciechi", gli autosabotaggi che tendiamo a mettere in atto, basta scoprire quali sono le storie in cui ci identifichiamo di più. E per ciascun angolo cieco l'autore ci indica la "virtù psicologica" complementare da perseguire, che illumini come un faro la strada verso il cambiamento. Un percorso pratico che in tempi brevi ci porterà dal problema alla soluzione.
Un gentile, cioè un non ebreo, domanda a un ebreo: "Perché voi ebrei rispondete sempre a una domanda con una domanda?" E l'ebreo: "E perché no?" Perché questa storiella per me è estremamente importante? Perché muove una questione centrale nell'ebraismo: la domanda. La domanda è una delle basi che sostengono la cultura e il pensiero ebraici. Essere umano è colui che sa porre domande, non chi dà risposte. Perché chi pone domande apre alla produzione di senso, apre al futuro, dà alle generazioni a venire la possibilità di intervenire, di esistere. Perché la domanda è quella che apre la questione, sollecita una risposta anche su questioni già apparentemente chiuse: si trova sempre una nuova domanda.
Moni Ovadia
Con "La rabbia e l'orgoglio" (2001), Oriana Fallaci rompe un silenzio durato dieci anni, dalla pubblicazione di "Insciallah", epico romanzo sulla missione occidentale di pace nella Beirut dilaniata dallo scontro tra cristiani e musulmani e dalle faide con Israele. Dieci anni in cui la Fallaci sceglie di vivere ritirata nella sua casa newyorchese, come in esilio, a combattere il cancro. Ma non smette mai di lavorare al testo narrativo dedicato alla sua famiglia, quello che lei chiama "il-mio-bambino", pubblicato postumo nel 2008, "Un cappello pieno di ciliege".
L'undici settembre le impone di tornare con furia alla macchina da scrivere per dar voce a quelle idee che ha sempre coltivato nelle interviste, nei reportage, nei romanzi, ma che ha poi "imprigionato dentro il cuore e dentro il cervello" dicendosi "tanto-la-gente-non-vuole-ascoltare". Il risultato è un articolo sul "Corriere della Sera" del 29 settembre 2001, un sermone lo definisce lei stessa, accolto con enorme clamore in Italia e all'estero.
Esce in forma di volume nella versione originaria e integrale, preceduto da una prefazione in cui la Fallaci affronta alle radici la questione del terrorismo islamico e parla di sé, del suo isolamento, delle sue scelte rigorose e spietate. La risposta è esplosiva, le polemiche feroci. Mentre i critici si dividono, l'adesione dei lettori, in tutto il mondo, è unanime di fronte alla passione che anima questo testo.