Ragazzo italiano
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Gian Arturo Ferrari
A proposito di questo titolo
Bambino del dopoguerra, Ninni cresce diviso tra due grandi mondi, quello antico e agricolo dell'Emilia diventata rossa e quello ferocemente industriale della provincia lombarda. Diviso anche tra le figure dominanti del suo piccolo mondo, la nonna, sempre e per principio dalla sua parte, il babbo, sempre e per principio contro, e la mamma che si barcamena, lo protegge ma dubita. C'è in lui infatti un lato inspiegabile, "oscuro persino, inquietante." Ninni inoltre tartaglia e la maestra che assomiglia alla Tordella lo prende per ritardato.
Da ragazzino si innamora di Milano, della città che sale, della sua forza vitale, della sua ostinazione a migliorare. Più avanti ancora, diventato ragazzo e costretto a non essere più Ninni, ma Gianni, si scoprirà trascinato da un'insaziabile curiosità, di sapere, osservare, leggere la realtà. Le sue conquiste passano attraverso l'amore per i libri, la prima colonia estiva e i primi amori, la scoperta del sesso, il rapporto libero e affettuoso con la sorella, la partecipazione politica, l'incontro fondante con alcuni maestri.
Nella storia di formazione di un "ragazzo italiano" c'è la storia dell'intero Paese, il dopoguerra, la modernizzazione sia rurale che urbana, la vicenda di una generazione figlia della guerra ma capace di proiettare sogni e progetti oltre quella tragedia. Un'Italia dove la scuola è ancora un fattore di promozione sociale e il futuro ha in serbo qualcosa di importante per chi ha capacità, curiosità e sa investire su di sé. Un'Italia che forse non esiste più, ma da cui si può ancora attingere e che sicuramente vive nella memoria profonda di moltissimi italiani. Ferrari le ridà corpo e respiro, con uno stile elegante, affabile, precisissimo nella rievocazione storica, ma nondimeno emotivo, capace di far emergere dalle pagine una moltitudine di personaggi lampeggianti futuro.
©2020 Giangiacomo Feltrinelli Editore (P)2020 Giangiacomo Feltrinelli EditoreCosa pensano gli ascoltatori di Ragazzo italiano
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Generale
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Storia
- Daniela P.
- 25/03/2021
A ciascuno il suo mestiere...
Un libro bellissimo, una storia ricca di delicate narrazioni di eventi e situazioni che hanno colorato la vita del personaggio, ma... UNA VOCE ORRIBILE, una lettura lenta, noiosa, con spiccato accento dialettale, piatta e atona... faticoso da finire e da mandare giù... ad un certo punto ho preso il cartaceo perché non ne potevo più.. insomma, a ciascuno il proprio mestiere...
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Generale
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Lettura
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Storia
- Tiziana Finzi
- 06/03/2021
Una storia dell’Italia che fu attraverso gli occhi di un ragazzino
È uno splendido ritratto di ragazzo di provincia, dal dopoguerra bambino alla maturità classica negli anni del boom economico. Appassionata e coinvolgente
la lettura.
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 12/02/2021
partito bene ma poi....
ho apprezzato molto la descrizione della vita di provincia e di città vista con gli occhi del bambino Nini, decisamente meno brillante la seconda parte e il finale un po' anonimo....
mi è piaciuta invece l'interpretazione dell'autore
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 21/12/2023
Di area Celsi
Una storia che parte dalla fine della guerra ,e che ci ricorda su quali persone e fatiche il nostro Paese ha costruito la sua modernità.Ma la vicenda collettiva si riflette e si frange nell'intimo essere di Ninni che troverá un suo posto "unico"nel mondo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Anna T.
- 02/03/2021
Libro di altissimo livello
A mio modesto avviso il miglior libro di letteratura italiana degli ultimi due anni. Un romanzo di formazione nel quale ho sentito echi delle memorie di Adriano (nei flussi di coscienza di Piero) un po’ di Calvino e soprattutto tanta ironia alla Fruttero e Lucentini che aggiungono alla storia tanti momenti divertenti. Mi è’ poi piaciuto molto ascoltarlo dalla voce dell’autore. Consigliatissimo!
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Generale
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Storia
- Utente anonimo
- 08/01/2024
malinconico
appassionante ma al tempo stesso malinconico di un tempo ormai andato sfumature e momenti vite nei meandri della storia dei nonni del nostro paese
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Storia
- Andrea Muraro
- 30/01/2021
Noioso
Gian Arturo Ferrari racconta la storia di Ninni-Piero, un ragazzo italiano come tanti, un figlio della guerra che cresce nell’Italia del boom economico e che vede cambiare il mondo attorno a sé mentre cambia lui stesso.
Odio ammettere che ho provato molta noia. Questa sorta di biografia mi è apparsa sin da subito stantia e priva di interesse perché non ci sono risvolti comici o tristi a dare una sorta di movimento, ad approfondire gli aspetti psicologici del protagonista. Né sussistono argomenti di interesse nei molteplici inserimenti e digressioni che costruiscono il contesto familiare, sociale e culturale. Tutto sembra forzato, persino la voce dell’autore, che spesso sembra immedesimarsi nel protagonista adottandone il suo linguaggio, altre volte invece è neutrale e asettico; altre volte ancora il punto di vista è quello di altri personaggi; insomma non ho trovato una coerenza di fondo. Il romanzo infine si chiude in modo brusco e senza una prospettiva, senza che quel finale sia stato preparato e per cui l’intero romanzo acquisti quindi senso.
Salvo solo il lessico, che è di alto livello, sempre attento e tendente all’esattezza e alla purezza.
LETTURA: capisco che sentire un romanzo dalla voce dell’autore può essere interessante, ma suvvia, un po’ di animo. Già la storia è quella che è... se poi non viene per nulla ravvivata dalla voce, le ore scorrono molto lente!
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