Un mondo a parte
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Letto da:
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Alberto Onofrietti
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Di:
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Gustaw Herling
A proposito di questo titolo
Tra i ghiacci della Siberia, i prigionieri lavorano senza sosta nei boschi a temperature polari: nello stomaco brodo di cavoli e pochi grammi di pane. Sola via d'uscita le automutilazioni che aprono le porte dell'ospedale; unico paradiso, qualche giorno di riposo e una coperta. Con una scrittura di straziante impersonalità che mette il lettore davanti ai nudi fatti, Gustaw Herling - intellettuale cosmopolita che ha vissuto sulla propria pelle lo scandalo del Male nella storia del Secolo breve - racconta il gulag in questo libro-testimonianza che è quasi un Bildungsroman.
Pubblicato a Londra nel 1951, in Italia nel 1958 e solo negli anni Ottanta in Polonia, Un mondo a parte - ha scritto Ignazio Silone - «malgrado tutti gli orrori che descrive, è un libro di pietà e di speranza».
©2017 Mondadori (P)2022 MondadoriCosa pensano gli ascoltatori di Un mondo a parte
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Generale
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Lettura
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Storia
- iolanda salvino
- 02/10/2023
Utilissima lettura
Il libro è un pugno nello stomaco che non smette mai di farti male pur non potendo smetterne l"ascolto anche grazie alla coinvolgente voce dello splendido lettore.
Una preziosa testimonianza da raccogliere per conoscere meglio la storia e la crudeltà degli uomini che può non avere limiti!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Sara
- 10/10/2024
infinito con una fine
Racconto pieno di particolari e riflessioni in un gulag sovietico censurato per 40 anni perchè scritto da un polacco su quanto la Russia sia un posto dove la libertà non viene evocata invano. Al pari di Se questo è un uomo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Antonella
- 21/09/2022
👍👍👍👏👏👏
mi è piaciuto, ottimo il narratore, il contenuto è storia pura che fa riflettere, grazie x averlo messo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Sabrina
- 29/05/2023
Importante per conoscere e capire
leggo molti libri su i campi russi e su quelli tedeschi.
Ogni volta mi sorprende rendermi conto della capacità di resilienza dell'uomo difronte alle atrocità pensate da altri uomini.
Ad un certo punto nel libro dice: "Noi vedevamo i tedeschi come liberatori esattamente mentre nei campi tedeschi i detenuti attendevano l'armata russa per essere liberati. "
Veramente inquietante.
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