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Una minima infelicità
- Letto da: Laura Adriani
- Durata: 2 ore e 34 min
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Sintesi dell'editore
Una minima infelicità è un romanzo vertiginoso. Una nave in bottiglia che non si può smettere di ammirare. Annetta racconta la sua vita vissuta all’ombra della madre, Sofia Vivier. Bella, inquieta, elegante, Sofia si vergogna del corpo della figlia perché è scandalosamente minuto. Una petite che non cresce, che resta alta come una bambina. Chiusa nel sacrario della sua casa, Annetta fugge la rozzezza del mondo di fuori, rispetto al quale si sente inadeguata. A sua insaputa, però, il declino lavora in segreto. È l’arrivo di Clara Bigi, una domestica crudele, capace di imporle regole rigide e insensate, a introdurre il primo elemento di discontinuità nella vita familiare.
Il padre, Antonio Baldini, ricco commerciante di tessuti, cede a quella donna il controllo della sua vita domestica. Clara Bigi diventa cosí il guardiano di Annetta, arrivando a sorvegliarne anche le letture. La morte improvvisa del padre è per Annetta l’approdo brusco all’età adulta. Dimentica di sé, decide di rivolgere le sue cure soltanto alla madre, fino ad accudirne la bellezza sfiorita. Allenata dal suo stesso corpo alla rinuncia, coltiva con ostinazione il suo istinto alla diminuzione.
Ogni pagina di questo romanzo ci mostra cosa significhi davvero saper narrare utilizzando una lingua magnifica che ci ipnotizza, ci costringe ad arrivare all’ultima pagina, come un naufragio desiderato. Questo libro è il miracolo di una scrittrice che segna un nuovo confine nella narrativa di questi anni.
Cosa pensano gli ascoltatori di Una minima infelicità
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 17/02/2024
molto bello
Racconto psicologico e conflittuale tra madre-padre-figlia. La protagonista è annetta la figlia che ha un rappporto maniacale con la mamma e quest'ultima non è una donna presente nella sua vita ma distante.
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Generale
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Lettura
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Storia
- EC
- 29/09/2023
Dolce malinconia
Questa minima infelicita’ lascia, ascoltandolo, una dolce malinconia.
Persino la lettrice, col suo tono di voce, risulta essere perfetta.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Daniela B
- 29/10/2023
libro un po’ noioso ma letto molto bene
la lettrice ha letto con la voce giusta e il tono giusto, ma il libro in se è un po’ piatto
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Generale
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Lettura
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Storia
- ro
- 07/10/2023
Diario tristissimo del Nulla
la storia è triste, la voce narrante tristissima sin dall'inizio, ancora prima che accadano le cose ancora più tristi. Scusate il gioco di parole, ma questa è la sensazione che mi ha lasciato. La trama è riassumibile in pochissime parole e del resto è proprio questo Nulla di Annetta la vera essenza del racconto. Lo consiglio? Solo se avete voglia di ( manco a dirlo) tristezza. Credo che il tono funereo della lettrice sia stato per me il vero elemento disturbante. Non sono riuscita a liberarmene nemmeno aumentando la velocità di riproduzione.
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 12/12/2023
Molto bello
A me è piaciuto moltissimo, scritto benissimo e la lettrice sembra davvero l'abbia scritto lei in prima persona! Complimenti
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Generale
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Lettura
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Storia
- Viviana v
- 28/12/2023
la tristezza ovviamente!
mai letto un libro così triste! mamma mia🤔 letto bene però sempre triste è!! l ho letto solo perché mi piace molto la voce di chi legge.
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Storia
- Circe94
- 15/09/2023
Una lettura intensa
Un libro non facile, che però cattura e ti fa arrivare fino alla fine quasi d’un fiato. Una vita racchiusa in un diario, nella continua ricerca di una figura materna che sfugge ma affascina. Molto ben scritto e con tanti spunti di riflessione
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Generale
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Lettura
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Storia
- Primo
- 25/09/2023
Doloroso
Bello e dolente, mi riporta spesso a sensazioni e vissuti miei e di mia mamma.Letto molto bene, come se fosse l’autrice.
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Storia
- maria stella contini
- 16/09/2023
Una storia minima, come da titolo
Si ascolta senza impegno, la lettrice è piacevole, il libro è ben scritto, ma la storia è inconsistente, un po' sdrucita dall'uso. Comunque se si cerca qualcosa per impegnare un paio d'ore, non è tempo perso
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Storia
- MariaSole F.
- 16/09/2023
Meraviglioso, doloroso, e vero
è difficile pensare che una scrittrice che scrive questo libro non abbia anche solo per un tratto sperimentato su se stessa quello di cui scrive. empatia è stata una grande motivazione per l'ascolto.
ammiro molto la capacità di trovare la giusta combinazione di parole per esprimere i fatti, i sentimenti, e le conseguenze su una donna della vita di una bambina. e apprezzo ancor di piu' che non ci sia ombra di vittimismo, nè di sentimentalismo, nè di rabbia. non c'è sforzo di qualificare, ma solo la verità dei ricordi. e la forza che serve a una donna per ricordarli da grande dopo che sono stati dimenticati da piccola.
brava, che bello, hai dato parole a cose che rovistavo dentro e a cui non riuscivo io, che non sono scrittrice, a mettere dentro una sequenza di lettere e suoni.
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