Il femminismo non è un brand
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Letto da:
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Jennifer Guerra
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Di:
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Jennifer Guerra
A proposito di questo titolo
Oggi a un'adolescente basta aprire Instagram per imbattersi in riflessioni femministe (o pseudofemministe), risparmiandosi la necessità di unirsi a un collettivo o a un gruppo di autocoscienza. Brand di abbigliamento si improvvisano femministi e producono magliette in serie con frasi inneggianti al girl power. Pagine social e piattaforme digitali graficamente accurate alternano post o storie motivazionali a inserzioni pubblicitarie. Innumerevoli servizi immateriali propongono corsi sull'empowerment, sulla valorizzazione femminile, su come rendere piú women friendly il proprio business. Inoltre l'ossessione recente per le celebrity femministe promuove l'idea che un certo tipo di femminismo sia da mettere in soffitta per fare spazio a un femminismo nuovo, egemonico, che nasconde sotto il tappeto i pensieri piú radicali e si fa portatore di valori positivi, anche se profondamente contraddittori. Come scrive Jennifer Guerra in questo saggio acuto, la recente riemersione del soggetto politico femminista in un paradigma economico che non si fa scrupoli a capitalizzare i temi sociali in nome del profitto ci pone di fronte a delle sfide nuove. Il primo nodo da sciogliere è se le aziende e i marchi si meritino il «patentino» del femminismo e il secondo, forse piú impegnativo da sbrogliare, riguarda l'influenza che la nuova postura della brand identity esercita sulla pratica femminista. Per tentare di dare una risposta a queste domande, è necessario capire come si è arrivati a questo punto.
©2024 Giulio Einaudi editore (P)2024 Giulio Einaudi editoreCosa pensano gli ascoltatori di Il femminismo non è un brand
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Generale
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Lettura
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Storia
- Lucia Bencina
- 06/09/2024
onesto
Il libro presenta una fotografia onesta si tutto ciò che stiamo vivendo nell'ambito della nuova corrente (pseudo?) femminista e di come avvengono processi di mercificazione degli ideali. aiuta a d avere uno sguardo distaccato e rendersi conto dei circoli viziosi a cui alcuni "trend" conducono. Ottimo seppur impegnativo libro. complimenti all'autrice
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Generale
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Lettura
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Storia
- Veronica
- 02/09/2024
Lettura tremenda
Molto difficile da ascoltare a causa della lettura accademica e monotona, per cui il contenuto -che potrebbe anche essere interessante- passa subito in secondo piano. Sembra di sentire la recita a memoria di una tesina scolastica.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 17/05/2024
spiegato facile
il femminismo spiegato facile, ma non semplice, perché è una complessità di pensieri
il femminismo è il contrario della solitudine
ben scritto e letto
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 05/11/2024
tanti spunti di riflessione
il libro è un ottimo strumento che ti permette di riflettere su come spesso oggi la parola "femminismo" sia abusata ed usata fuori contesto come una maschera che rende tutto più "giusto" ma con scopi meramente capitalistici e di lucro.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Valeria Artioli
- 25/06/2024
spunti interessanti anche se poco approfonditi
l'autrice è anche colei che legge il libro e capisco che non lo faccia di professione, ma è davvero poco coinvolgente. usa la stessa cantilena di chi legge un libro per studiarlo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Andrea Mura
- 03/07/2024
Agghiacciante
Lettura noiosa, testo terrificante, numeri numeri numeri e banalità imbarazzanti… se volete annoiarvi ascoltatelo, altrimenti lasciate perdere non fa per voi
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Generale
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Lettura
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Storia
- Dinomamma
- 23/05/2024
Complesso e molto aggiornato
Un vero e proprio trattato, completo da molti punti di vista, sulla storia del femminismo e le sue ultime evoluzioni. L'ho ascoltato due volte perché le informazioni e i concetti sono veramente tanti e vale la pena soffermarsi. L'unica pecca, che però ho trovato anche in altri testi sull'argomento, è la disperante tendenza a criticare, classificare e sezionare tutto, a rigirare un evento o un'istanza guardandone implacabilmente i possibili lati negativi e le mancanze. Questo accanimento concettuale toglie energia e speranza, visto che ogni cosa si può analizzare e discutere all'infinito, ma alla fine conta passare (insieme) all'azione.
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